La Comunicazione dei Leader nei Tempi di Crisi.

Il continuo stress dovuto alla crisi da Covid, i cambiamenti economici e di vita professionale e personale, questo grande capovolgimento di riferimenti che abbiamo vissuto e continuiamo a sperimentare ogni giorno, richiede che i Leader comunichino con i collaboratori in modo chiaro, aperto e veloce. Ancora più di prima.

Guidare un’azienda è già un lavoro duro in sé, tutto ovviamente si complica nei periodi di crisi…

Cosa può aiutare i Leader a gestire i Team nei momenti di crisi o difficoltà?

La mia esperienza di Psicologa delle Organizzazioni e di Executive Coach mi porta a dire che c’è un elemento che aiuta in particolare: la comunicazione.

Quando parlo di comunicazione non mi riferisco alle centinaia di riunioni che si svolgono quotidianamente (in questo periodo soprattutto in remoto), alle centinaia di messaggi e informazioni trasmesse via email che si sviluppano a raffica quasi auto-riproducendosi in un loop spesso contorto e senza un termine esatto.

Secondo me, la comunicazione, più che mai in quest’epoca di restrizioni fisiche e a fronte di un’esplosione dei contatti on line, va intesa in un’accezione fortemente qualitativa più che quantitativa.

Avendo limitazioni nella scelta del “Come” comunicare (difficile andare oltre Zoom) diventa determinante porre l’attenzione sul “Cosa” comunicare, assicurandosi che sia rilevante e non ulteriormente “inquinante”.

Se è vero che sul contesto ho poca possibilità di scelta, a maggior ragione porrò l’attenzione sul contenuto del mio messaggio per fare in modo che questo non si confonda nel traffico caotico di messaggi che viaggiano in Rete nel corso delle giornate passate in smartworking.

L’attenzione è soprattutto nel non alimentare ulteriore confusione e senso di incertezza nel Team.

I periodi di crisi in generale, portano naturalmente allo stress nelle relazioni di lavoro e comunicare in modo chiaro, aperto e veloce con i collaboratori è fondamentale per mantenere alta la coesione e la fiducia.

Nella mia esperienza di Business Coach, un modo sicuro per aumentare lo stress è proprio la mancanza di comunicazione.

Penso infatti che oggi i Leader siano chiamati a comunicare “apertamente” con le persone della propria squadra.

“Apertamente” significa che, al di là del Media utilizzato e della frequenza con cui ci si incontra e ci si sente, sia necessario toccare quelli che sono riconosciuti come i temi “caldi” e davvero rilevanti per le persone della squadra. Anche se in quel momento non si hanno le risposte, anche se le informazioni che si hanno sono parziali e confuse, anche se l’unica informazione che si può dare è che “si deve aspettare”, anche se se si tratta di comunicare la propria vulnerabilità come Leader in quel momento, che non vuol dire debolezza ma autenticità, condivisione e senso di squadra.

Alcune ricerche rivelano che solo la metà dei collaboratori pensa che i loro Capi siano onesti e sinceri con loro.

Questa convinzione genera irrimediabilmente sfiducia verso il leadership team. Quando le persone sono tenute all’oscuro, si lascia ampio spazio e dominio alle supposizioni, i rumors si inseguono e diventano i protagonisti delle comunicazioni (che queste si svolgano tra i corridoi o via whattsup). Tutto questo non fa che accrescere il senso di incertezza e insieme fa inesorabilmente diminuire la fiducia nell’organizzazione.

La comunicazione va quindi spostata su un piano più “rilevante”.

Comunicare per essere allineati ai Valori dell’azienda, per far conoscere e coinvolgere i Team negli sforzi che l’azienda sta compiendo.

Comunicare che si è tutti (ora più che mai) “sulla stessa barca” e condividendo in modo costante gli aggiornamenti disponibili, anche se parziali, sul “punto di rotta”.

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