La Digital Transformation e le Nuove Sfide della Leadership: la Parola agli Executive

La Digital Transformation è di fatto un vero e proprio fenomeno sociale con il quale tutti noi ci troviamo a convivere su vari livelli. Con una modalità direi “subliminale” ha talmente permeato la nostra vita che, a volte, non ci rendiamo neanche troppo conto di quanto siamo immersi e influenzati dai suoi meccanismi.

Si tratta di un fenomeno pervasivo, in costante e forte crescita e che ha ovviamente un fortissimo impatto anche sul mondo del business.
Parlando infatti di Digital Business e, quindi stringendo il tema al mondo delle Organizzazioni, mi accorgo di come non si tratti di un semplice cambiamento aziendale legato ad uno specifico periodo sociale.

La Digital Trasformation, è una vera e propria trasformazione epocale di portata pari alla Rivoluzione Industriale della fine del ‘800, che impatta in modo totale e pervasivo su tutti i processi aziendali portandoli ad una quasi completa revisione rispetto ai modelli precedenti, ricompaginando l’assetto competitivo, il modo di fare business e di relazionarsi a tutti gli stakeholders, i clienti, i competitors e i collaboratori interni all’Azienda.

Questa trasformazione dei modelli all’interno dell’Organizzazione è tanto piu forte e impattante, perchè è la Società stessa nella quale l’Azienda è immersa, che si trasforma (che si è già trasformata) in modo costante e direi irreversibile. Gradualmente la Società “assorbe” le varie possibilità che il Digitale propone nei vari ambiti della vita (sociale, personale, professionale, etc.) e questa “offerta” digitale, una volta accettata, si pone come un “punto di non ritorno”, resta indelebile nel modo di vivere quotidiano ed è destinata a pervadere (per non dire “invadere”) potenzialmente quasi ogni ambito di vita.

Alla luce di queste brevi riflessioni su quella che è la Trasformazione Digitale che tutti stiamo vivendo, la mia anima di Business Coach e Psicologa del Lavoro mi ha portato, nel 2015, a indagare il tema dell’impatto del Digitale in un ambito di mio speciale interesse e cioè quello della Leadership in Azienda.

Ho svolto quindi, una breve “indagine” (a titolo puramente teorico e senza finalità statistiche) ponendo 3 “semplici” domande a 13 Executives che svolgono il loro ruolo manageriale all’interno di Aziende che operano in diverse aree di business: entertainment, fashion, energia, digital, automotive, etc.

Volevo meglio comprendere e ascoltare direttamente dalle voci “sul campo”, qual era il vissuto rispetto ad un fenomeno ormai già pienamente “in atto” nella loro realtà professionale.

L’obiettivo era soprattutto quello di ampliare la consapevolezza sul tema, sollecitando riflessioni che potessero fornire una chiave di lettura più concreta anche per il mio lavoro di Business Coach.

Ecco le 3 domande che ho posto:

 

  1. Quale è l’Area Strategica sulla quale si dovrà focalizzare maggiormente il tuo business nel futuro?
  2. Come impatta la Digital Transformation nell’Azienda di oggi? Secondo te, su cosa impatta maggiormente?
  3. Quali sono le nuove sfide per i Leader di oggi? Quali sono le caratteristiche richieste ai Leader del futuro?

 

Ho cercato di includere Executive che operano nelle più diverse realtà di mercato proprio al fine di poter ricevere un punto di vista il più ampio e differenziato possibile su tematiche che sono cross-line-of-business e che cioè riguardano tutti coloro che in quest’epoca di grande cambiamento si trovano ad agire un ruolo da Leader.

Il Digitale e la trasformazione che questo porta con sé, viene vissuto, in generale, dai Leader in modo largamente positivo e con un approccio da un lato di positiva apertura e in alcuni casi di pacata “rassegnazione”.

Dalle interviste emerge subito forte il tema del cambiamento e della velocità con cui questo cambiamento è arrivato e agisce nelle Aziende. Sono emerse riflessioni in merito all’impatto sul business e sui rapporti all’interno dell’Organizzazione stessa.

Si tratta di una vera e propria Trasformazione che viene vissuta come ormai inevitabile e che continua a coinvolgere e quasi a “travolgere” il modo di lavorare dei manager della Digital Economy.

Il tema di un rinnovamento delle logiche aziendali e di business, è molto forte e sentito trasversalmente dagli Executive intervistati, al di là del settore di mercato e della linea di business nella quale operano.

È generale, la consapevolezza che “il mondo è cambiato e continua a cambiare” e questo si sperimenta sia all’esterno che all’interno dell’Azienda.

Al di fuori dell’Organizzazione, è innanzitutto cambiato il Mercato, la sua conformazione e organizzazione, il modo in cui i diversi player interagiscono tra di loro, la distruption generata dal digitale ha determinato la nascita di nuovi players e quindi di nuovi competitors che sono comparsi in modo anche a volte del tutto inaspettato (si pensi a fenomeni quali UBER e AIRBNB).

Ancora, è cambiato lo stesso consumatore che ha quasi drasticamente modificato i suoi comportamenti di acquisto, il suo modo di relazionarsi al prodotto/marchio e quindi all’azienda.

A livello interno all’Azienda, cambiano i rapporti tra capo e collaboratore, si modifica il modo in cui i Team si trovano a interagire e quindi lavorare, cambia e cambierà sempre di più lo stesso rapporto che il dipendente (a tutti i livelli della scala gerarchica) intrattiene con l’Azienda.

Quasi nulla sarà più riconducibile a quanto vissuto nel passato.

Gli Executive intervistati, come punto di partenza, riconoscono il loro bisogno di diventare “digitally fluent” e si sentono chiamati a integrare questo loro nuovo modo di pensare al business, nel loro ruolo quotidiano di manager.

Quello che appare chiaro è che non ci si può più sottrarre a questo cambiamento: “tutti dobbiamo diventare più digitali”. Ma la sfida cresce perchè, quello che è richiesto non è solo il “do digital” ma il “think digital” e questo significa certamente una modifica nelle tecnologie, ma anche (ed io aggiungo soprattutto) un cambiamento nelle persone.

Emerge tra gli intervistati la volontà di affrontare questa trasformazione, alla quale d’altronde nessuno si può sottrarre ma che, al contrario, diventa cruciale accettare o ancora meglio “abbracciare”: “Embrace change” é la parola d’ordine”, ci dice appunto uno degli Executive intervistati.

Sicuramente, incorporare le tecnologie emergenti ridisegnando spesso la stessa architettura del proprio business. Sviluppare quindi sempre più le proprie e-competences. Allineare strategicamente il proprio business per sviluppare valore per i propri clienti e generare un nuovo clima all’interno dell’Organizzazione in cui si opera.

Sta cambiando, quindi, il modo in cui si fanno le cose ad ogni livello di business e solo il giusto mindset permette di riuscire ad agire questo cambiamento.

E non conta quanto il business nel quale l’Azienda opera sia consolidato, la Digital Trasformation, porta anche le Aziende più strutturate al loro interno e stabili sul mercato, a considerarsi come vere e proprie “start up” al fine di mantenere il proprio posizionamento di mercato.

Quello che emerge è anche che il Digital Business non può essere delegato ma “fa parte” del lavoro degli Executive.

Creare consapevolezza sulle opportunità offerte dal Digitale, sviluppare le capacità di individuare e agire sui nuovi bisogni e richieste del cliente di oggi, creare e condividere una nuova mentalità nell’Azienda, avere la capacità di misurarsi con nuove tipologie di competitors che non necessariamente appartengono dallo stesso settore di mercato ma che possono (per effetto della Digital Economy) provenire da settori anche completamente diversi e che quindi si insinuano in modo più “subdolo” e meno prevedibile all’interno del proprio panorama competitivo.

Ma per realizzare queste nuove e cruciali sfide strategiche, occorre agire un vero e proprio cambiamento culturale che prima di tutto deve partire “dall’alto” e quindi dalla classe dirigente, per poi necessariamente estendersi al resto dell’Organizzazione, impattando sul rapporto con i collaboratori e sul lavoro dei e tra i Teams aziendali.

Il core per l’Organizzazione è quindi la sua capacità di agganciare la sfida e reinventarsi.

La Digital Transformation, enfatizza l’interdipendenza tra i diversi Reparti che, oggi più che mai, non possono più configurarsi come realtà aziendali separate e a sè stanti, perchè nel Digital World “one person alone doesn’t work”.

Questo nuovo assetto mette molto alla prova i vecchi mindset della Leadership più classica che, fino a poco tempo fa, sono stati i modelli di riferimento consolidati e che hanno tenuto in equilibrio e guidato le Aziende.

Ma sono proprio questi equilibri che la Digital Economy sta andando gradualmente a scompaginare e a rendere obsoleti e soprattutto non più funzionali ed efficaci nel raggiungimento degli obiettivi di business.

Allo stesso modo, anche all’interno dell’Organizzazione, si rileva una “democratizzazione del business”. In questa fase, le risorse piu giovani i cosidetti digital native assumono un ruolo chiave all’interno dell’Azienda pur non avendo alcuna esperienza in termini di processi e cultura aziendale.

Viene auspicato e considerato necessario un vero e proprio “scambio” di esperienze dall’alto verso il basso e viceversa, dove “il basso” della piramide aziendale non è più occupato interamente da risorse che hanno solo da imparare e da essere formate, ma sempre di più le new entries in azienda sono i cosidetti nativi digitali che hanno già molto da “insegnare” ai Leader che occupano da anni le posizioni di comando.

Non valgono quindi più i vecchi ruoli piramidali e la Leadership deve essere quindi agita in modo completamente diverso.

Questo i Leader di oggi lo sanno bene e se ne sono resi conto già in questo stadio. Le vecchie logiche di potere basato sull’organigramma fortemente piramidale, stanno lasciando il posto a nuove strutture aziendali più piatte e che comportano un maggiore contatto e scambio tra i livelli che si configurano in un modo diverso rispetto al passato.

Alla luce di questa trasformazione, si sente il forte bisogno di rivedere e ripensare il concetto di Leadership e il modo in cui questa viene agita nel mondo digitalizzato. Occorre cioè riconfigurare i modelli di business e il modo di gestire il proprio ruolo di Leader nel nuovo contesto.

E questo crea non poca inquietudine tra gli Executive, che temono la messa in discussione del proprio ruolo di “capi” cosi come è stato definito finora.

La Digital Economy è come uno tsunami che si abbatte su una nave da crociera abituata finora ad attraversare e procedere in acque più o meno calme e stabili. E i nuovi leaders, in quanto capitani al comando di queste navi, sono oggi chiamati a “cambiare pelle” (come ci riferisce un intervistato), ad “indossare nuove divise” più consone al nuovo ritmo di navigazione. Ma questo non basta, viene loro chiesto di fare cambiare la “divisa” anche al loro “l’equipaggio”. Perchè diventa sempre più evidente che, per realizzare con successo questa nuova “traversata” (o anche solo per sopravviverle), è indispensabile non solo conoscere la nuova rotta, ma è irrinunciabile, quanto vitale, il poter contare su un Team coeso e allineato alle nuove linee guida.

Tutto questo scenario, appare estremamente sfidante e stimolante per la maggior parte dei manager che sono pronti ad abbracciare la nuova sfida che la Digital Transformation propone e che si configura come una nuova partita appena iniziata e quindi in gran parte ancora tutta da giocare.

È piena la consapevolezza che a questa nuova “partita” non è possibile sottrarsi, non è consentito “non giocare”, pena l’uscita totale dal campo. Ma, al contrario, ci si deve affrettare ad apprendere e maneggiare le nuove regole di questo “gioco” ed entrare in campo il prima possibile, perchè il rischio vero è quello di essere sostituiti da nuovi e sconosciuti giocatori più abili e capaci di muoversi in questo nuovo contesto che è il Digital World.

I Leader, che oggi si trovano immersi in questa nuova realtà, si possono sentire non del tutto “attrezzati” per sostenere e tenere il ritmo di questa trasformazione cosi totale e veloce. Quello che emerge è la crescente comprensione di quanto si debba ormai e sempre più fare i conti con una vera e propria “perdita di controllo” su più livelli. Cominciando a promuovere delle forme di relazione sia con i dipendenti che con i consumatori, ai quali oggi, attraverso il digitale, è conferito un maggiore potere.

Inutile dire come questa trasformazione epocale abbia un impatto fortissimo anche sul Business Coaching.

Dalle risposte ricevute, si possono infatti trarre in modo chiaro quelli che sono poi i temi che vengono e verranno sempre di più portati nelle sessioni e nelle aule di Coaching, perché rappresentano di fatto la realtà che i Coachees si trovano ad affrontare e con la quale sono chiamati a misurarsi.

L’obiettivo per i Leader è quello di essere in grado di sviluppare tutte le potenzialità di questa grande trasformazione che ormai è in atto e che non si arresterà nei prossimi anni.

Da questo punto di vista, il Coaching diventa essenziale per consentire in modo più rapido lo sviluppo di nuovi mindset e quindi l’acquisizione di nuove competenze che diventano indispensabili per chi lavora in Azienda oggi. In particolare, diventa necessario acquisire la capacità di “adattarsi” a questo nuovo contesto, di essere flessibile di fronte a questo cambiamento per riuscire ad agirlo ed evitare di subirlo ed esserne travolti.

Il Coaching assume la grande funzione di “accompagnare” i leaders (e direi tutta l’Organizzazione) in questa importante “transizione” da un’ “epoca” all’altra, facilitando il “lasciare andare il vecchio modello” per “abbracciare il nuovo”.

Se questa “migrazione” avverrà con successo, il risultato sarà la generazione e stabilizzazione di un nuovo habitat più “adattivo” e quindi utile sia per il manager che per la stessa Azienda in cui opera.

Perché è proprio in queste capacità manageriali che sta anche la possibilità di successo per il futuro business dell’Azienda.

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